venerdì 13 marzo 2015

Strumenti finanziari partecipativi, strumenti per l’esdebitazione di aziende verso il sistema bancario

La disciplina che regolamenta gli strumenti finanziari partecipativi, introdotta con la riforma del diritto societario in vigore dal 1 gennaio 2004, prevede per le società l’emissione di strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali e amministrativi, a seguito dell’apporto do soci o entità terze.

Rispetto all'emissione di azioni, dove il conferimento viene imputato a capitale sociale, lo strumento finanziario può essere diversamente attribuito a patrimonio netto (passività reale) secondo le caratteristiche derivanti. Gli strumenti finanziari sono categorizzati “partecipativi” quando risultano rappresentativi di un investimento in capitale di rischio non assistito da garanzie o diritti risarcitori, dove i diritti patrimoniali sono derivati dal risultato economico della società. Sono invece classificati “non partecipativi” tutti gli strumenti economico-finanziari per i quali si determina in misura costante e determinata la relativa remunerazione. Sono prodotti che non vedono legami con le vicende societarie, ma prevedono il diritto al rimborso dell’apporto.


Ai sensi dell’art. 2346 comma 6 c.c. la regolamentazione di strumenti finanziari partecipativi, nonché il contenuto, sono determinati dallo statuto societario della realtà emittente.