Con la recente introduzione delle
misure di sostegno per le start-up innovative presenti all'interno del Decreto
Legge 179/2012, si è confermata la possibilità di attuare la remunerazione di
dipendenti e collaboratori attraverso strumenti finanziari di partecipazione al
capitale sociale.
Tale provvedimento fornisce al
management e agli amministratori di start up innovative uno strumento per la
remunerazione di dipendenti e collaboratori mediante strumenti finanziari
partecipativi. Il modello del Piano di incentivazione in equity per le start-up
innovative e l’incubatore certificato del 10 marzo 2015 pone alle società
interessate il vantaggio di sopperire ad un eventuale periodo di carenza di
liquidità economica e per dipendenti e collaboratori l’esenzione dal prelievo
contributivo e fiscale. Nel dettaglio la disciplina sancisce l’esclusione degli
strumenti finanziari dalla formazione del reddito imponibile. Il modello cosi
descritto, nel caso di dipendenti, è applicabile per la retribuzione
direttamente correlata alla parte variabile del compenso, relativamente la
redditività dell’impresa, la produttività del lavoratore o ad altri parametri
concordati.
Il Ministero dello sviluppo Economico in merito al
suddetto Decreto ha reso disponibile una guida per esemplificare le procedure
da intraprendere per l’adozione del “Piano di incentivazione in equity”.
All'interno del documento sono descritti, oltre gli adempimenti procedurali e
l’iter di approvazione che la start-up deve sostenere, anche alcuni esempi in
merito alle clausole che il modello può contenere e i diversi strumenti
finanziari oggetto del piano.